L’Esobiologia o astrobiologia, è un ramo della biologia che indaga le possibilità di vita extraterrestre all’interno del Sistema solare. Testimonianze di vita aliena sono probabili sul pianeta Marte o nei satelliti di Giove, per l’esistenza di acqua liquida sotto la crosta solida di ghiaccio in cui vivevano microrganismi simili ai batteri adattatasi a quelle condizioni ambientali.
In un recente studio pubblicato su ‘Science Advances‘, condotto alcuni ricercatori della Cornell University si è ipotizzato un modello di vita aliena su un lontano pianeta di ghiaccio privo di ossigeno, chiamato Titano. Questo modello era costituito da una membrana cellulare a base di azoto, capace di resistere fino alla temperatura di 180 gradi sotto zero.
Jonathan Lunine, direttore del ‘Cornell’s Center for Radiophysics and Space Research’, è stato il primo a intuire che per riconoscere forme di vita non basate sull’ossigeno, fosse necessario fare ricerca con chimici di livello internazionale.
L’ingegnere Paulette Clancy ha dichiarato al riguardo: “Non siamo biologi, non siamo astronomi. Ma forse è stata propria questa nostra ambiguità a permetterci di immaginare quali fossero gli ingredienti giusti per fabbricare una membrana cellulare aliena. Abbiamo lavorato con quanto c’è a disposizione su un mondo apparentemente inospitale come Titano e questo è il risultato”.