E’ guerra aperta tra Federalberghi e i portali di prenotazione che, da anni, spopolano sulla Rete. L’associazione degli albergatori ha, infatti, presentato un ricorso al Tar del Lazio per richiedere la definitiva abolizione delle clausole contrattuali imposte dalle multinazionali dell’intermediazione che non vogliono che, sui siti Internet degli alberghi, vengano pubblicate offerte più vantaggiose delle loro.
Un braccio di ferro che difficilmente seguirà i tempi della giustizia. “Considerato che i tempi tecnici di definizione del ricorso non saranno immediati – ha osservato il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara – chiediamo al Governo di intervenire con urgenza, vietando per legge queste clausole vessatorie”.
Ma Federalberghi – che non sembra confidare troppo sulla tempestività dell’esecutivo (soprattutto in estate) – ha pensato anche a un “piano B”. Si chiama “Fatti furbo” ed è una campagna d’informazione che invita i turisti che, nelle prossime settimane, transiteranno per il Bel Paese a bypassare i siti di intermediazione e a contattare direttamente gli alberghi. “Sulla scorta di quanto sancito dall’Antitrust – ha spiegato Nucara – a partire dal 1º luglio, chi viaggia per vacanza o per lavoro in Italia potrà beneficiare di una importante opportunità: in applicazione delle nuove regole, gli alberghi italiani, se contattati direttamente, potranno offrire condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali”.
In pratica – è la tesi sostenuta da Federalberghi – contattando direttamente l’hotel (per telefono o per email), non solo sarà possibile prenotare a un prezzo più vantaggioso, ma si potrà anche beneficiare di qualche “speciale concessione” come il posto auto gratuito, l’uso illimitato di Internet o la possibilità di lasciare la camera dopo le ore 10.