Cgia Mestre: ad assumere di più sono le pmi

Assunzioni

 

Chiariamolo subito: quelle diffuse oggi dalla Cgia di Mestre sono solo delle previsioni. Che, però, dovrebbero aver fotografato – con relativa esattezza – la tendenza del momento. Ebbene, secondo l’ufficio studi dell’associazione, nei primi sei mesi del 2015, le assunzioni non stagionali, nei settori dell’industria e dei servizi privati, avrebbero superato quota 253.500. Facendo segnare un incremento del 25,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Più precisamente: i neo assunti nel settore dei servizi sarebbero oltre 164 mila. Di questi, 40.300 avrebbero trovato impiego nel commercio (come commessi, magazzinieri ecc…), 29.710 sarebbero invece stati assunti per fornire servizi alle persone (come massaggiatori, estetiste, ma anche badanti o infermieri), mentre poco più di 26.900 avrebbero trovato lavoro nel turismo e nella ristorazione (come camerieri, barman, cuochi, addetti alle camere ecc…).

Quanto al settore dell’industria, le nuove assunzioni avrebbero interessato 89.500 persone, 1.930 delle quali operanti nel settore delle costruzioni (come ingegneri, geometri, carpentieri, muratori…). Ma i risultati più soddisfacenti si sarebbero registrati nei comparti della meccanica e dell’elettronica, con ben 16.870 assunzioni nuove, rigorosamente non stagionali.

E c’è di più: “Il dato più interessante – ha osservato Paolo Zabeo della Cgia – emerge dall’analisi della distribuzione dei neo assunti per le classi dimensionali delle imprese. Ebbene, le piccole imprese, quelle con meno di 50 dipendenti, avrebbero contribuito in misura decisamente superiore a tutte le altre. Poco più di 149 mila nuovi assunti non stagionali, infatti, pari al 65% del totale, avrebbero trovato un posto di lavoro nelle piccole e piccolissime aziende. A dimostrazione che queste realtà imprenditoriali costituiscono ancora una volta l’asse portante su cui ruota l’economia e l’occupazione del nostro Paese”.

In particolare: nelle imprese che contano meno di 50 dipendenti, i lavoratori non stagionali sono aumentati, in un anno, del 33,8%, mentre in quelle con 50-249 dipendenti, l’aumento si è fermato al 19% e in quelle col oltre 250 dipendenti non è andato oltre il 14%.