ISIS, sospetti mercati di armi nucleari con i contrabbandieri russi

Da tempo ci sarebbe un mercato nero di materiale nucleare tra i contrabbandieri russi e gli jihadisti dello stato islamico, l’ISIS

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ISIS, sospetti mercati di armi nucleari con i contrabbandieri russi

Nel corso degli ultimi giorni la Russia di Vladimir Putin è scesa in campo nel tentativo di stroncare le minacce ISIS verso la zona russa ed aiutare l’Unione Europea e gli Stati Uniti nella lotta allo stato islamico jihadista che ha messo in ginocchio paesi come Libia, Siria, Giordania ed Iraq. E’ notizia di poche ore fa che le autorità americane avrebbero bloccato la compravendita di materiale nucleare e radioattivo offerto specificamente dai contrabbandieri russi presenti in Moldavia ai combattenti dello stato islamico.

La questione è risaputa da anni, da almeno 24 mesi in oltre ci sono stretti legami di commercio clandestino tra i contrabbandieri moldavi e i membri dell’ISIS, con alcuni di essi che cercano espressamente i combattenti jihadisti (forse perchè pagano molto meglio di tanti altri). Negli ultimi mesi, stando all’Associated Press, l’FBI e le autorità competenti avrebbero bloccato ben quattro tentativi di vendita di armi e materiale radioattivo da parte dei contrabbandieri. Nel Febbraio scorso un trafficante ha cercato di vendere cesio radioattivo espressamente a membri dell’ISIS, se l’acquisto fosse andato in porto tale materiale sarebbe stato utile per la fabbricazione di ordigni pericolosissimi. Questo è solo uno dei tanti problemi che affliggono l’Est Europa ed uno dei numerosissimi agganci che ha l’ISIS con le potenze occidentali, legame che Vladimir Putin vuole distruggere ad ogni costo.