Michele, un bambino iperallergico di 7 anni aveva rischiato più volte la vita da quando, sin dalla primissima infanzia, gli era stata diagnosticata una grave allergia multipla alimentare.
Il suo livello di Immunoglobuline E nel sangue (IgE), gli anticorpi responsabili delle allergie, era così elevato da non consentirgli neppure di assumere i farmaci per contrastare la patologia, per via degli effetti collaterali che gli stessi determinano quando somministrati al di sopra di una determinata soglia di IgE.
Nell’ulteriore tentativo di migliorare le sue condizioni di salute il piccolo è approdato all’ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, dove ad accoglierlo ha trovato un team multidisciplinare che ha condotto test ed esami, escludendo a priori il trattamento mediante desensibilizzazione specifica ai singoli allergeni.
I medici hanno così optato per una prassi innovativa che non ha debellato le allergie, ma che ha decisamente migliorato la qualità di vita del piccolo Michele.
Tecnicamente chiamato “ImmunoadsorbimentoIgE”, il procedimento a cui il bimbo è stato sottoposto dall’équipe del nosocomio capitolino, consiste essenzialmente nel “lavaggio” selettivo del sangue – che diversamente dalla plasmaferesi tradizionale, viene privato soltanto degli agenti nocivi -, ovvero nella scissione di plasma e globuli rossi, e nella creazione di una circolazione extracorporea mediante una macchina che elimina gli anticorpi che scatenano le allergie.
La stessa procedura viene già impiegata nei pazienti affetti da gravi patologie autoimmuni o che seguono terapie antirigetto dopo aver subito un trapianto, ma questo è il primo caso al mondo di lavaggio selettivo del sangue effettuato su un paziente iperallergico in età pediatrica.
Il responsabile del Reparto di Allergologia, Alessandro G.
Fiocchi, ha annunciato “questa procedura apre nuove strade alla cura delle allergie ed è indicata per i bambini affetti da tutte le forme più gravi della malattia allergica, analfilassi, dermatite atopica, asma grave, che non possono assumere il farmaco specifico”