Giallo sulla sorte del “califfo” dell’Isis – La tv irachena ha annunciato oggi che, nella regione di Anbar, le forze armate irachene hanno condotto un raid contro il convoglio del Califfo dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi.
Secondo quanto riportato dai media arabi, mentre Baghdadi era diretto a un vertice dell’Isis a Kabrala, l’aviazione irachena avrebbe bombardato il luogo dell’incontro.
Il raid sarebbe avvenuto in seguito alle segnalazioni di una spia.
Il ministero dell’Interno di Baghdad in un comunicato ha riferito che “Molti elementi della leadership sono stati uccisi o feriti”, ma ancora non si hanno notizie circa le condizioni del Califfo.
Secondo l’emittente che ha diffuso la notizia, il leader dello Stato Islamico sarebbe stato stato portato via dai suoi seguaci.
Dunque attualmente mancano elementi certi per poter stabilire se il Califfo sia stato ferito o se sia rimasto ucciso nell’incursione irachena.
Spesso però notizie come queste risultano essere infondate.
Invero, già lo scorso Marzo si era detto che il capo dell’Isis fosse stato ferito in un attacco aereo che aveva coinvolto il mezzo su cui viaggiava e che, a causa delle ferite riportate, fosse rimasto paralizzato.
E ancora, nel Novembre 2014, i media iracheni avevano diffuso la notizia secondo cui molti leader jihadisti fossero morti in un ulteriore attacco e che Baghdadi fosse stato ferito.
A questa notizia all’epoca fece seguito un messaggio del portavoce dell’Isis, Abu Mohammad al-Adnani, che recitava: “Pensate che il Califfato finisca con il martirio del Califfo? Assicuriamo la nazione che lui sta bene, pregate affinché recuperi”, il che fece pensare ad un suo possibile ferimento, mai confermato da alcuna fonte.
Tuttavia si sa, al Baghdadi è molto attento negli spostamenti ed è protetto da un massiccio apparato di sicurezza, che non impiega sistemi elettronici, risultando quindi difficile da intercettare.