Danimarca: Zoo programma dissezione pubblica di leonessa

Rabbia e pimagesolemiche verso lo zoo di Odense, in Danimarca, per aver programmato, questo giovedì – in coincidenza con le vacanze scolastiche autunnali -, la dissezione in pubblico del corpo (ora congelato), di una leonessa di un anno uccisa nove mesi fa per non favorire l’accoppiamento tra i felini consanguinei ospitati nella struttura.

Il direttore della struttura della terza città più grande della Danimarca, Michael Wallberg Soerensen, rispondendo agli attacchi ha precisato che le dissezioni si praticano ovunque e da sempre e che non si fanno “per divertimento”, ma a scopo puramente educativo.

Non facciamo a pezzi gli animali per divertimento – ha aggiunto il direttore – é importante non attribuire agli animali caratteristiche umane che essi non hanno“.

Wallberg ha altresì ribadito, prima di decidere per la soppressione del povero animale, di aver cercato uno zoo disponibile ad accettare la leonessa, ma senza successo.

Già lo scorso Febbraio per gli stessi motivi, il giardino zoologico di Copenhagen, era stato oggetto di furiosi attacchi da parte delle associazioni animaliste per aver ucciso e fatto a pezzi un esemplare maschio di giraffa di 18 mesi, Marius, poi miseramente gettato in pasto ai leoni davanti agli occhi di adulti e bambini.

L’indignazione degli animalisti non è servita a dissuadere i dirigenti della struttura, poiché lo zoo che ospitava la povera bestia partecipa a un programma dell’Associazione Europea di Zoo e Acquari (EAZA), che “detta rigide regole sulla consanguineità, vietando la riproduzione tra animali consanguinei allo scopo di mantenere sane le specie all’interno della struttura”.

Lo stesso zoo “A causa del comportamento naturale dei leoni, ha dovuto applicare l’eutanasia a due leoni anziani e a due piccoli che non erano abbastanza cresciuti da sopravvivere da soli“, e che irrimediabilmente “sarebbero stati uccisi dal nuovo maschio“, ha rivelato in una nota la direzione.

A differenza della giraffa i leoni non sarebbero stati dissezionati in pubblico.