L’Olanda dice addio ad Euro 2016. Ieri sera il verdetto finale: orange sconfitti in casa da una sorprendente Repubblica Ceca col risultato di 3-2. L’avventura europea per la squadra allenata da Danny Blind finisce dunque qui, senza neanche poter accedere ai playoff. Bisogna fare un salto nel passato di ben trentadue anni per assistere ad un’esclusione altrettanto clamorosa dell’Olanda. Chiamatela pure sfortuna o maledizione se preferite, fatto sta che anche quella volta il campionato europeo si svolgeva in Francia.
Probabilmente è questo l’unico parallelismo possibile tra l’Olanda dell’84 e quella di oggi. Se allora, infatti, l’eliminazione non rappresentò una sorpresa per il calcio mondiale, quella odierna ha sicuramente dell’incredibile. Dopo l’exploit negli ’70 col calcio totale ed un campione straordinario come Cruijff, gli anni 80′ segnarono una decade di profonda crisi che vide gli orange estromessi non solo da Francia 1984, ma anche dai mondiali dell’82 e dell’86. Una situazione totalmente diversa da quella di oggi. Basti pensare che poco più di un anno fa l’Olanda giocava la finalina per il terzo e quarto posto a Brasile 2014, vinta per 3-0 contro i padroni di casa verdeoro.
In pochi, dunque, potevano prevedere una così drastica inversione di rotta, neanche dopo il 2-0 con cui l’Italia, di un debuttante Antonio Conte, strapazzò l’Olanda a pochi mesi da quel bronzo mondiale. Eppure proprio quel match rappresenta l’inizio del declino. Da lì una striscia di risultati tutt’altro che confortanti: solo 4 vittorie, un pareggio e ben 5 sconfitte, di cui l’ultima, ieri sera contro la Repubblica Ceca, è costata l’eliminazione da Francia 2014.