Bulgaria: migrante afghano ucciso alla frontiera turca

Nella seratadownload di ieri un migrante afghano è stato ucciso dalle guardie di frontiera bulgare nei pressi di Sredets, al confine con la Turchia.

Lo ha riportato un portavoce del Ministero dell’Interno bulgaro, specificando che la vittima faceva parte di un folto gruppo di migranti illegali che dalla Turchia cercavano di penetrare in Bulgaria.

L’uomo è morto mentre veniva trasportato in ospedale.

La radio pubblica bulgara BNR ha riferito che il gruppo di migranti, formato da 48 afghani tra i 20 e i 30 anni, non avrebbero obbedito all’intimazione delle guardie di frontiera di tornare indietro.

Il premier bulgaro Boyko Borisov ha ricevuto la notizia dell’incidente mentre presenziava al vertice del Consiglio europeo a Bruxelles sull’immigrazione, che ha abbandonato in anticipo per rientrare nel suo Paese.

Secondo il ministro dell’Interno bulgaro Gheorghi Kostov i migranti avrebbero mostrato un comportamento aggressivo, ricusando l’ordine della pattuglia di tornare indietro. Gli agenti avrebbero sparato in aria, ma uno dei proiettili avrebbe accidentalmente colpito la vittima alla testa.

In una conferenza stampa stamane Kostov ha evidenziato che lo zaino dell’afghano ucciso conteneva due cellulari e una pistola.

In un’intervista all’emittente televisiva BTV  il presidente del partito Fronte nazionale per la salvezza della Bulgaria, Valeri Simeonov – il partito nazionalista che appoggia in parlamento il governo di centrodestra di Boyko Borissov -, ha dichiarato “I tre uomini della polizia di frontiera che hanno fermato il gruppo di migranti clandestini meritano una medaglia”, aggiungendo che “la polizia di confine deve sparare contro qualsiasi persona che non ubbidisca agli ordini dopo aver superato clandestinamente i confini”.

Simenov ritiene che “il gruppo dei clandestini era composto non da profughi che scappano dalla guerra ma da avventurieri armati

 

Questa mattina Le Matin online ha riferito che un altro immigrato, che tentava di raggiungere la Gran Bretagna, è stato trovato morto dopo essere stato investito nella notte da un treno merci nell’Eurotunnel vicino a Calais, nel nord della Francia.

Non è stato possibile identificare la vittima poiché, secondo i vigili del fuoco, il suo corpo è stato trascinato per oltre 400 metri.

Con questa vittima sale a sedici il numero di migranti che cercavano di raggiungere la Gran Bretagna, uccisi dallo scorso 26 giugno 2015.