Secondo 
quanto hanno riportato oggi i media internazionali – citando fonti della Guardia costiera greca -, un barcone che trasportava un gruppo di migranti si è capovolto al largo dell’isola di Kalymnos nell’Egeo, causando la morte di una donna e tre bambini.
E, nonostante l’altolà dell’Ungheria e la decisione di chiudere il confine con la Croazia, non si fermano gli sbarchi di profughi che, dalla Serbia, in migliaia si stanno riversando in Croazia, con la speranza di raggiungere l’Europa occidentale.
La Croazia probabilmente reindirizzerà i migranti verso la Slovenia, ma le autorità di Lubiana, in previsione del flusso di profughi, hanno disposto la sospensione del traffico ferroviario regolare con la Croazia, quindi i migranti non potranno viaggiare in treno.
L’Ungheria la scorsa mezzanotte ha fatto passare alcune centinaia di migranti giunti in treno alla frontiera di Botov.
Sul convoglio viaggiavano famiglie numerose e bambini piccoli, alcuni dei quali in precarie condizioni di salute.
A Catania oggi, Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno fermato due scafisti di 18 anni provenienti dal Gambia, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Si tratterebbe dei due scafisti dell’imbarcazione salpata tre giorni fa dalla Libia con a bordo 102 migranti soccorsi dalla nave militare irlandese “Le Samuel Beckett“.
Secondo le indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura e del Gico della Guardia di Finanza di Catania, con la collaborazione della Sezione Operativa Navale prima della partenza dalla Libia, i migranti avrebbero subìto violenze da parte degli organizzatori del viaggio.
