Halloween in Italia: gli eventi e le più belle tradizioni

Benché si tratdownload (1)ti di una ricorrenza di derivazione anglosassone anche in Italia, da qualche decennio, è diventato di moda festeggiare Halloween, la notte delle streghe, attesa con pari entusiasmo da adulti e bambini.

Come in America, Irlanda e Gran Bretagna anche nel nostro Paese, alla stregua di un carnevale in chiave horror, Halloween viene vissuto come un’occasione di svago e di divertimento per le persone di tutte le età.

I bambini italiani, emulando quelli d’oltreoceano, festeggiano la notte di Halloween mascherandosi con costumi spaventosi e recandosi di casa in casa pronunciando la domanda di rito “Dolcetto o scherzetto?” – rielaborazione italiana dell’inglese “Trick or Treat?” -, per ottenere quanti più dolciumi e leccornie.

In caso contrario, l’avaro padrone di casa, diverrebbe oggetto di burle e sbeffeggi.

Gli adulti invece optano per locali notturni e discoteche, che per l’occasione organizzano feste a tema – ricreando le atmosfere tipiche della notte delle streghe -, o per eventi culturali alla scoperta di antiche tradizioni.

Non mancano certo eventi più suggestivi e meno “goliardici”, spesso legati alla riscoperta del territorio o al recupero di antiche tradizioni.

Chi si trovasse ad esempio a visitare le colline di Langhe e Roero con i suoi Castelli, nel weekend di Ognissanti, finirebbe per imbattersi in streghe, fantasmi e anche nelle mitiche “masche” – leggendarie figure del folclore piemontese -, streghe o donne apparentemente normali dotate di facoltà sovrannaturali tramandate di madre in figlia o nonna in nipote.

Ad Ampezzo, In Friuli, ogni anno si rievoca il Capodanno celtico, laFiesta dalis muars”, che prende il nome dalle “muars”, le zucche scavate ed intagliate che le famiglie del paese usavano portare di casa in casa.

Per l’occasione nel centro storico si spengono tutte le luci artificiali e si accendono fiaccole e fuochi per assistere a spettacoli di luce di mangiafuoco e saltimbanchi.

Più giù in Umbria, Città di Castello si veste a festa per la “Notte del Grande Cocomero”, che celebra la vigilia di Ognissanti con spettacoli e attrazioni di vario genere: aperitivi a tema, artisti di strada, musica dal vivo, mercatini e lo “Show dei Mostri” dedicato ai più piccoli.

In Sardegna la notte di Halloween è conosciuta comeIs Animeddas” o “Su Mortu Mortu”. Secondo la tradizione sarda per commemorare i morti si appronta una cena con pasta fatta a mano, vino e acqua, che vengono lasciati sulla tavola rischiarata da un lume a olio, affinché le anime dei defunti possano rifocillarsi.

In Sicilia sopravvive la tradizionale Fiera dei Morti e in qualche famiglia – poiché la tradizione vuole che i regali non si facciano a Natale ma il giorno dei morti -, si suole svegliare i bambini all’alba per invitarli a cercare il dono nascosto.

Anche per quanto riguarda l’aspetto culinario l’Italia ha mutuato dalle tradizioni agricole delle popolazioni celtiche i piatti a base di zucca, che viene per l’occasione cucinata in tutte le salse. Ci si sbizzarrisce creando antipasti, primi, torte salate, paté di zucca, pane alla zucca, sfogliate, tortini, marmellate di zucca, torte e crostate degne dei palati raffinati dei più accreditati gourmet.

È evidente che da un punto di vista moderno e consumistico Halloween ha perso l’originaria valenza simbolica, assumendo connotati prettamente materialistici.

Ma Halloween, “nel nome e nella sostanza, è soprattutto il giorno che precede la festa di Ognissanti. Un momento di contatto con l’aldilà tra ironia e memoria, per non dimenticare i nostri antenati”.