Milan-Sassuolo non è una partita come tutte le altre. Negli ultimi anni, infatti, gli emiliani sono diventati una vera e propria peste nera, anzi neroverde, per il diavolo.
La prima figuraccia è datata 11 gennaio 2014, un giorno che Massimiliano Allegri difficilmente dimenticherà: il suo Milan viene infatti umiliato 4-3 dal Sassuolo di Eusebio Di Francesco e per il tecnico livornese scatta l’esonero immediato. Peggio, in termini di risultati, ha fatto addirittura Filippo Inzaghi che, nella passata stagione, ha perso sia la gara di andata che quella di ritorno. Due sconfitte che sicuramente hanno pesato molto sul giudizio finale del tecnico, cacciato, seppur elegantemente, a metà giugno dalla dirigenza di via Turati. Alle ore 15.00 di oggi pomeriggio, anche Sinisa Mihajlovic affronterà, dunque, l’esame Sassuolo.
Una partita non come tutte le altre, appunto, bensì un incontro col destino. Come se, parafrasando Emmette Brown di “Ritorno al futuro”, gli emiliani rappresentassero un punto di congiunzione per il l’intero continuum spazio-tempo del Milan. D’altronde i neroverdi non sono mai giunti a questo match favoriti come adesso. I ragazzi di mister Di Francesco sono quinti in classifica, con un distacco di 5 punti dai rossoneri che arrancano, invece, in 14^ posizione. In una settimana tanto importante per gli appassionati di fantascienza, però, non possiamo esimerci dal ricordare che “il futuro di Mihajlovic, così come quello di Di Francesco non sono ancora scritti. Il loro futuro è come se lo creeranno. Perciò – per lo spettacolo ed il bene del calcio – speriamo che se lo creino buono”.