La Cina abolisce il tetto massimo di un figlio a famiglia: la legge c’era dal 1979

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La Cina abolisce il tetto massimo di un figlio a famiglia: la legge c’era dal 1979

La notizia si è diffusa ieri ed in un attimo ha fatto il giro del mondo: la Cina ha finalmente abolito la legge in vigore dal 1979 sul controllo demografico e sul numero massimo di figli, fatta eccezione per i parti gemellari. Ora non c’è più un limite di uno ma di due figli, e la decisione è stata presa dalle autorità cinesi in merito al quinto plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista, abrogando una delle leggi più discusse ed aspramente criticate nella storia del gigante asiatico. La misura ora implica la possibilità di avere un secondo figlio, se voluto, ma c’erano già delle eccezioni in alcune comunità rurali se il primo figlio fosse stato di sesso femminile.

La misura sul limite massimo di un figlio a famiglia era stata presa nel 1979 da Deng Xiao Ping come metodo valido di controllo demografico, ma la decisione era stata subito criticata con feroci polemiche e rivolte. Già nel 2013 si è parlato di possibilità di abolire questa legge, anche perchè il divieto di fare più di un figlio ha portato ad aborti forzati, maltrattamenti e percosse, mentre chi violava questa legge poteva ricevere anche una multa di 30.000 yuan (oltre 4500 euro!) a seconda delle zone e dei distretti cinesi. La riforma annunciata in questi giorni è un passo avanti verso il clima di distensione politica con i cittadini e con il resto del mondo.