Disastro aereo in Egitto: il volo 92-68 precipitato nel Sinai aveva chiesto un atterraggio di emergenza

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Disastro aereo in Egitto: il volo 92-68 precipitato nel Sinai aveva chiesto un atterraggio di emergenza

L’incidente aereo nel Sinai, Egitto, che ha visto a suo malgrado protagonista il volo 92-68 della compagnia aerea russa Kagalymavia (dal 2013 la società ha cambiato il nome in Metrojet con un rebranding completo), potrebbe aver causato la morte di 224 persone, ovvero tutti gli occupanti dell’aereo più i due piloti ed i cinque membri dell’equipaggio. Si tratterebbe di uno dei disastri aerei più gravi della storia, l’ennesimo dall’inizio dell’anno (ricordiamo il terribile disastro aereo volontario della Germanwings del 24 Marzo 2015, con 150 morti, e quello della TransAsia Airways 235 che ha causato la morte di 48 persone).

E’ stata esclusa la pista che portava all’ISIS come principale indiziato (l’aereo stava sorvolando il Sinai, una zona dove le postazioni dell’esercito jihadista sono molto attive e ben salde, per giunta lo scorso Aprile ci fu un episodio simile in Crimea). Il volo 92-68 sarebbe precipitato per cause ancora da chiarire mediante le scatole nere, ma si dovrebbe essere trattato di un avaria mentre il velivolo era alla quota di 9000 metri sul livello del mare. Alle 07:14 locali avrebbe dovuto mettersi in contatto con l’aeroporto di Larnaca a Cipro per un contatto di routine, ma il volo della Kagalymavia è sparito dai radar pochi minuti prima. I piloti avrebbero anche inviato un SOS chiedendo un atterraggio di emergenza, ma si sta indagando.