Quarant’anni dalla morte di Pasolini: l’Italia ricorda il suo genio

Il 2 novembre 1975 moriva assassinato alla periferia di Roma uno degli intellettuali più controversi e polemici del secolo scorso. Uomo di lettere e di cultura, ma anche di strada e di borgata. Uomo di eterna polemica anticonformista, ma anche di partito, di schieramento, di ideologia. Oggi, in Italia e non solo, una serie di iniziative ne ricordano l’eccezionale genio. E’ a Roma, ovviamente, che prende vita il calendario più fitto di eventi. Una partita nel quartiere di Pietralata dal titolo: “Pasolini gioca ancora”, con vari personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, e poi una maratona al Teatro Argentina, con letture di stralci del suo ultimo, incompiuto romanzo, Petrolio. Una mostra singolare, dal sapore ambiguo, verrà invece inaugurata al Museo criminologico di Roma all’interno della quale, per la prima volta, verranno esposti gli oggetti personali rinvenuti sul regista la notte del suo assassinio.luoghi-di-pasolini-web

Ma non solo la Capitale renderà omaggio al genio di quest’uomo scomparso, forse, troppo presto dall’orizzonte culturale del nostro Paese. Iniziative anche a Bologna, dove il Comune e la Fondazione Cineteca hanno organizzato un lungo e variegato calendario di eventi che si svilupperà nell’arco di sei mesi e che comprende proiezioni e dibattiti. Anche Casarsa, paese dove il poeta lavorò come insegnante, ha organizzato una giornata commemorativa, e poi Firenze, Pordenone, Udine. Insomma, un calendario enorme, che sfiora Basilea e Zurigo ed arriva sino a New Delhi, dove una mostra fotografica  ospitata dal Centro di Cultura Italiano esporrà una quarantina immagini di scena del Pasolini regista, ricordando così un altro tassello di quest’uomo poliedrico e difficile, quasi impossibile, da contenere in un’unica categoria.