Nulla di buono emerge dal rapporto sulla prosperità pubblicato dal Legatum Institute, un centro studi e Ong con sede a Londra. Il rapporto cerca di mettere a fuoco la condizione complessiva di benessere delle nazioni, analizzando voci più ampie rispetto a quelle dei tradizionali parametri economici.
Entrano quindi in considerazione aspetti come la sanità (unica voce di merito per il nostro Paese, che si piazza in 22esima posizione), l’istruzione (47esimi) e la pubblica amministrazione (42esimi).
Altro indice di rilevante aspetto nel quale si conferma uno sconfortante fallimento è quello, quasi non presente nel dibattito politico nostrano, delle libertà individuali, dove riceviamo la valutazione più bassa (48esima posizione).
L’italia scivola quindi nella serie B dei Paesi Europei essendo, di fatto, fanalino di coda fra le nazioni del Vecchio Continente. La Germania è infatti 14esima, 15esima la Gran Bretagna, 22esima la Francia, 24esima la Spagna. A livello internazionale, invece, meglio di noi anche Uruguay, Costa Rica, Slovacchia, Cile e Kuwait mentre alle nostre spalle si trovano Israele, Lettonia, Lituania e Cipro. Il podio è rappresentato da tre Paesi nord europei: Norvegia, Svizzera e Danimarca. Anche lo scorso anno l’Italia aveva ricevuto lo stesso piazzamento.