Il pm Francesco Marinaro ha richiesto, tramite il gip Vilma Cassamonti, il sequestro per beni di un valore di oltre 500 mila euro nei confronti dell’ex abate di Montecassino, Pietro Vittorelli, e di suo fratello Massimo. L’alto prelato è accusato di aver sottratto denaro destinato ad opere caritatevoli e finalità di culto durante il suo mandato, sottraendolo quindi dai conti dell’abbazia. Secondo la Procura i soldi sarebbero stati fatti transitare, in piccole somme, attraverso un giro di conti bancari gestiti dal fratello del monsignore e poi convogliati nuovamente a beneficio di questo che ne avrebbe potuto disporre liberamente per fini privati.
Mon. Vittorelli, nato a Roma nel 1962 e diventato nel 2003 membro del comitato di bioetica dell’azienda sanitaria locale di Frosinone, era entrato a far parte dell’abbazia come postulante nel 1989 subito dopo aver conseguito la laurea in medicina. Nel 2007 ne era diventato abate fino a quando, a seguito di una grave crisi cardiaca avvenuta nel 2012, aveva rinunciato al governo della stessa per motivi di salute. Nel settembre scorso aveva partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi. Oggi le Fiamme Gialle hanno eseguito il sequestro per “equivalente” imposto dalla magistratura.