“Troppi errori nell’insegnamento”: genitori lasciano i bambini a casa per protesta

Un’insegnante di un paese in provincia di Venezia, Veternigo, è al centro di un’accesa contestazione che in questi giorni sta montando fino a diventare un piccolo caso di mala scuola. I genitori di due prime classi della scuola elementare del paese hanno infatti deciso di non mandare in classe i propri bambini, contestando così la donna accusata di insegnare loro, oltre le regole grammaticali, anche errori di ortografia, sintassi e punteggiatura. Una decisione che ha sollevato un bel problema alla dirigente scolastica. Subito l’insegnante in questione è stata messa sotto ispezione ministeriale ma il suo curriculum risulta impeccabile e, sebbene in paese si parli di precedenti “accertamenti” ricevuti quando insegnava nella scuola di Santa Maria di Sala, ad appena qualche chilometro da Veternigo, la preside dell’istituto non vuole saperne di sospenderla dal proprio ruolo: “Se il curriculum è corretto – ha dichiarato ai contestatori- non ci sono i presupposti. Ma se i nodi ci sono è giusto che vengano al pettine.”
scuola2Quello che pare emergere dalle prime verifiche effettuate è che la donna parla ai piccoli troppo velocemente e questi fanno fatica a seguire il filo della spiegazione. Metodi, probabilmente, ma garantiti dalla Costituzione che con l’art. 33 permette agli insegnanti di godere di libertà in materia. Per il resto si dovrà attendere che l’indagine venga conclusa dall’ispettore delegato. Tutto sta, adesso, ai genitori dei bambini che neppure oggi sono stati mandati a scuola.