Attacco terroristico nel Mali: hotel Radisson ancora sotto l’assedio dei terroristi

downloadNelle prime ore di questa mattina un commando di dieci-dodici persone ha fatto irruzione nell’hotel Radisson Blue di Bamako, capitale del Mali. Al grido di “Allah u Akbar!” i terroristi hanno aperto il fuoco e lanciato granate, prendendo circa 170 persone in ostaggio, tra le quali 140 ospiti e 30 persone dello staff. Tra i detenuti dai terroristi ci sarebbero alcuni membri di equipaggi di Air France e diversi ospiti francesi, americani, cinesi e turchi. Sinora almeno quattro degli ostaggi sarebbero stati uccisi e altri 80 liberati, fra gli altri 5 membri del corpo di volo Air France. “Diversi feriti sono stati evacuati in ambulanza“, informano fonti locali. L’ANSA, agenzia di stampa italiana, ha riportato che l’attacco è avvenuto al settimo piano dell’edificio dove, secondo il quotidiano francese Liberation, si trovano le camere dove alloggia il personale di volo di Air France. Attualmente l’hotel è “sbarrato e nessuno può entrare o uscire“, ha detto a NBC News un portavoce del gruppo Carlson Rezidor che aggiunge “A ‘sigillare’ l’albergo sono stati gli assalitori stessi – che al momento si starebbero muovendo piano per piano -, e non “la polizia o altre forze di sicurezza”. Secondo fonti dell’ONU in questo momento sarebbe in atto anche un blizt delle teste di cuoio americane. l presidente del Mali, Idriss Déby Itno, che ha confermato la matrice islamista dell’attentato ha dichiarato: “Condanno nella maniera più ferma possibile questo atto barbaro che non ha niente a che vedere con la religione“. I servizi di sicurezza del Mali sospettano che dietro l’attacco ci sia il network jihadista Ansar Din. Attualmente si sta lavorando per compilare una lista dei nomi degli ostaggi presi e delle loro nazionalità. Intanto si è attivata l’Unità di crisi della Farnesina che sta verificando se tra gli ospiti del Radisson Blue si trovino nostri connazionali. L’ambasciata americana in Mali invece ha diramato un’allerta in cui chiede ai cittadini americani, staff compreso, di mettersi al sicuro. Ricordiamo che proprio ieri, in un discorso pubblico, il presidente francese Francois Hollande aveva sottolineato che l’Isis considera la Francia un nemico da combattere perché, nel Gennaio del 2013, Parigi è intervenuta in Mali, vincendo contro i terroristi che nel 2012 si sono “accaniti” contro lo stato centrafricano.