Si complica ad ogni nuovo passaggio giudiziario la posizione dei due giganti del calcio mondiale. Blatter e Platini, infatti, sono stati raggiunti da un “procedimento disciplinare” emesso dal giudice Joackim Ecket, lo stesso che entro la fine di dicembre è chiamato a prendere una decisione in merito al processo nel quale sono imputati.
La questione riguarda il pagamento di quasi due milioni di euro che Blatter avrebbe indirizzato al suo vice, nonché capo dell’Uefa, e del quale non vi sono tracce nei registri contabili della Fifa. Platinì avrebbe dichiarato la somma al fisco, ma non si riesce bene a comprendere per quale motivo un passaggio di denaro di tale entità non fosse stato notificato all’organo del quale il già pluricontestato Blatter è dirigente massimo. Adesso entrambi rischiano una squalifica dai 5 ai 7 anni. Nulla di buono quindi, nei ranghi della Federazione, che fra appena due mesi è chiamata a votare per eleggere il successore del dimissionario “Uomo del calcio”. Blatter tentenna e si dice fiducioso di presiedere la commissione che porterà a designare il suo sostituto, ruolo per il quale Platinì stesso pare essere il naturale erede. Eppure, con questo nuovo crollo di immagine e con l’incognita del giudizio della corte che pende sulle loro teste c’è da scommettere, e forse da sperare, che tutte le opzioni siano ancora sul tavolo.