Il doodle di ieri: omaggio agli insegnanti del Costa Rica

insegnantiNell’immaginario collettivo – che procede spesso per semplificazioni – gli insegnanti vengono etichettati come lo “spauracchio” degli studenti. Ma non è quasi mai così. “Un vero insegnante è colui che, mantenendo vivo il passato, riesce a comprendere il presente”, diceva Confucio rendendo omaggio a una professione avvincente e complessa a cui Google ha scelto ieri – in occasione della festa degli insegnanti che si è celebrata in Costa Rica – di dedicare il doodle del giorno.

L’animazione propone un foglio di carta con appunti di ogni tipo. E due mani (una attribuibile a un insegnante, l’altra a uno studente) che festeggiano il raggiungimento di un risultato, alla fine di un ragionamento matematico stimolato dal maestro. E già perché quella dell’insegnamento è una professione che non dovrebbe esaurirsi nella semplice trasmissione di saperi, ma dovrebbe suscitare curiosità e interesse spingendo i discenti ad apprendere sempre più. Anche da soli. Gli insegnanti, in definitiva, dovrebbero essere dei mentori e dei motivatori capaci di accendere e sostentare la sete di conoscenza dei loro studenti. E di instradarli verso ricerche che non finiscono mai.

Non è un caso che il delicato mestiere degli insegnanti venga celebrato in Costa Rica: il Paese – che destina grande attenzione, anche in termini di risorse, all’istruzione – vanta infatti un tasso di alfabetizzazione molto alto, superiore al 97%. E scommette con convinzione, ormai da tempo, sulla formazione e sullo sviluppo del “capitale umano”. Con risultati importanti: secondo una classifica relativa agli anni 2000-2009, il Paese centroamericano (che, lo ricordiamo, è l’unico al mondo a non disporre di un esercito) ero quello in cui la popolazione risultava mediamente più felice.