Nonostante il maltempo e le basse temperature di questi giorni non si fermano i tentativi di sbarco in Europa da parte dei migranti. Due nuove tragedie nella notte, a largo delle coste turche.
Prima un barcone con a bordo 25 persone naufraga nei pressi di Bodrum. Tutti i passeggeri vengono tratti in salvo eccetto due fratellini siriani di 1 e 4 anni: Diven Halil Hussein e Berer Halil Hussein, annegati senza possibilità di scampo. Poi un altro incidente: un secondo barcone con altri 55 migranti, tutti siriani e afgani, affonda al largo di Ayvacik, sempre in Turchia. Anche qui le uniche 4 vittime sono dei bambini i cui corpi sono stati trovati dalle autorità turche ormai abbandonati ai flussi della marea. Ed è ancora fresco il ricordo della piccola Sena, una bambina di siriana di quattro anni trovata morta sugli scogli di Bodrum lunedì scorso da alcuni pescatori. Tragedie e speranze che si mischiano in questo spicchio di mediterraneo, diventato un crocevia importantissimo nello scacchiere dei nuovi problemi mediorientali. Lo stessa porzione di mare nella quale annegò Aylan Kurdi, il bambino rinvenuto sulla spiaggia di Bodrum ormai senza vita e la cui fotografia scosse, seppur per poco, le coscienze dell’opinione pubblica internazionale.