Gli attentati di Parigi hanno lasciato una traccia paradossale nella vita quotidiana dei cittadini europei. Il senso di insicurezza che ne è seguito ha generato un allarmismo costante, indefinito ed indefinibile, per il quale ogni uomo o donna sospettabile di terrorismo viene additato e segnalato alle autorità competenti, in una spirale di psicosi che minaccia di divenire un’abituale compagna della convivenza civile del vecchio continente. Questo è quanto è accaduto ieri a Pordenone dove, a seguito di una segnalazione di un residente, è scattato un blitz notturno delle forze speciali di sicurezza. Oggetto di questa segnalazione era il ricercato numero uno d’Europa: Salah Abdeslam, uno degli attentatori delle stragi di Parigi, avvistato da un cittadino che, allarmato, ha chiamato la polizia.
La segnalazione è giunta da via Palladio, nel quartiere Roraigrande, dove “persone straniere sospette” erano state viste aggirarsi in modo preoccupante. I carabinieri hanno isolato la palazzina ed effettuato perquisizioni approfondite mentre un elicottero sorvolava la zona. Assieme a loro anche reparti speciali ed unità cinofile. Non è stato riscontrato nulla di anomalo e i terroristi, dopo lunghe ricerche, alla fine non sono stati trovati. “E’ stato un normale controllo d’intesa con l’autorità giudiziaria- ha dichiarato il maggiore Salvino Macli del comando provinciale di Pordenone- l’operazione si è conclusa e al termine non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo nei confronti di persone”. La paura, intanto, continua ad aggirarsi per l’Europa.