L’agenzia Tass rende noto che la Russia ha attaccato due obiettivi dello Stato Islamico in Siria utilizzando dei missili Kalibr sparati da un sottomarino.
“E’ la prima volta che missili da crociera Kalibr sono stati sparati dal sommergibile Rostov-on-Don nel mar Mediterraneo”, ha detto in un incontro col presidente Vladimir Putin il ministro della difesa russo
Serghei Shoigu. Nel mirino delle forze armate russe sono finiti un deposito di munizioni e una infrastruttura petrolifera dell’Isis nella zona di Raqqua, roccaforte dei jihadisti. Entrambi i target sono stati seriamente compromessi dall’attacco.
“Siamo sicuri di poter dire- ha infatti dichiarato Shoigu – che gli attacchi hanno portato un danno abbastanza significativo”. In merito all’utilizzo dei missili Kalibr e ai razzi da crociera A-101 usati nell’operazione Putin ha ricordato che entrambi “possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero chi non sarà mai necessario”.
Il Cremlino ha inoltre preventivamente informato gli Stati Uniti dell’attacco, così come prevede il memorandum d’intesa firmato con Washington per evitare incidenti nei cieli della Siria. “Lo abbiamo apprezzato” ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Peter Cook.
Giuseppe Caretta