
Il possente promontorio anticiclonico che sta garantendo condizioni di tempo perfettamente stabile e soleggiato, o quasi, sta causando grossi disagi in moltissime zone del Centro-Nord. Sulle Alpi ci sono zone dove praticamente non nevica dall’Inverno scorso, le sorgenti fluviali sono in crisi, i fiumi sono in secca, le piste sono verdi, la stagione turistica invernale appare dunque compromessa in modo irrimediabile, dato che entro i prossimi 15 giorni appare perfino molto difficile che si manifesti una possibile fase perturbata in grado di causare maltempo e forti nevicate. La stessa situazione la troviamo anche sull’Appennino, sebbene le condizioni di gelo durante la notte (inversione termica) e le forti nevicate di fine Novembre abbiano permesso la realizzazione di un discreto manto nevoso almeno sulle principali piste e sulle vette più elevate.
Al Nord Italia però queste vere e proprie condizioni di “maltempo anticiclonico” (questa definizione trova riscontro solo nell’immaginario collettivo, ma direi che in questa situazione il termine calza a pennello, visti i grossi disagi che sta causando l’anticiclone) stanno anche causando nebbie e livelli di inquinamento e smog record, con il superamento dei livelli di pm10 in tantissime zone della Pianura Padana. Sfortunatamente, sebbene si stiano prendendo provvedimenti e si stia incentivando l’uso dei messi di trasporto pubblici con sconti e tariffe super low cost, la situazione resterà la medesima perchè l’aria è praticamente ferma, non c’è vento in grado di spazzar via la cappa di smog e non sono previste perturbazioni entro la fine dell’anno.