Il 10 Gennaio il Martirologio Romano celebra la Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, “in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l’amato, le acque sono santificate, l’uomo è purificato e tutto il creato esulta”.
Tra il 28 e il 29, o il 27 e il 28 d.C. – durante il regno di Tiberio, secondo imperatore di Roma -, Giovanni Battista il Precursore (l’ultimo dei Profeti del Vecchio Testamento), giunse nel deserto meridionale di Giuda, vicino al Mar Morto, presso il fiume Giordano, annunciando l’avvento del Regno di Dio, esortando alla conversione e amministrando un battesimo di pentimento per il perdono dei peccati, mediante l’abluzione nelle acque del fiume.
Con questo spirito di purificazione Giovanni battezzava tutti coloro che, da Gerusalemme, dalla Giudea e dalle regioni intorno al Giordano, accorrevano da lui credendolo il Messia.
Allora, duemila anni fa anche Gesù, che aveva circa 30 anni, giunse alle sponde del fiume per osservare la folla dei penitenti che si avviavano al rito di purificazione e di perdono, intanto che Giovanni enunciava: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali; costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.
Egli, libero da ogni peccato, volle ugualmente essere battezzato, per affratellarsi coi penitenti che anelavano la salvezza dell’anima e santificare l’atto con la sua presenza.
Quando il Battista ebbe riconosciuto il Messia, disse: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?” e Gesù così gli rispose: “Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni lo battezzò; appena uscito dall’acqua, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed una voce dal cielo disse: “Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3, 13-17).
Quindi Gesù, intriso dello Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e ritirò nel deserto per quaranta giorni in meditazione, prima di iniziare la sua vita pubblica in Galilea.
In realtà con il suo Battesimo, il figlio di Dio rese manifesta la sua volontà di redimere l’umanità soffrendo e offrendo la propria vita, cosicché il battesimo non fu più sola purificazione, ma sanciva la venuta in ognuno dello Spirito di Dio e la riconciliazione divina con il genere umano, dopo il peccato originale: “Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”, dice Gesù nel Vangelo di s. Marco (16,16).
In questo senso Il Battesimo Cristiano, istituito da Gesù, differisce da quello che veniva impartito da Giovanni Battista poiché apre la strada alla nuova concezione dei cristiani quali figli di Dio.
Michela De Minico