San Mauro abate fu un monaco dell’Ordine benedettino, vissuto nel VI secolo d.C.
Nato a Roma nel 512, figlio di Equizio e Giulia, Mauro apparteneva a una nobile famiglia senatoriale.
Egli, insieme a San Placido, fu il principale discepolo di San Benedetto da Norcia; Mauro era molto obbediente e austero e il Patriarca ne fece un esempio per gli altri religiosi.
Gli si attribuiscono gesta prodigiose come camminare sulle acque, vedere e scacciare i demoni.
In uno dei suoi dialoghi Papa Gregorio Magno narra che un giorno Placido, che era andato ad attingere acqua, cadde in un lago. San Benedetto, ebbe una visione e chiamò San Mauro esortandolo a salvare il confratello. Mauro corse fino alla riva, poi sull’acqua. Raggiunse il compagno e lo portò in salvo. Solo quando furono sulla terraferma, «voltandosi a drieto – si legge in San Gregorio – conobbe che era andato sopra l’acqua».
Secondo una tradizione del IX secolo San Mauro in Francia, a Glanfeuil, aveva fondato un monastero dove prescrisse la Regola benedettina; per questo i religiosi della congregazione benedettina francese, sorta nel 1618, presero il nome di Maurini.
Morì in Francia il 15 Gennaio 584.
Michela De Minico