Nel terzo millennio non c’è più nulla per cui stupirsi! A Ohio, una professoressa sarebbe stata accusata di inviare delle sue foto osé ad uno studente. Sul lavoro, la professionalità è una qualità che viene sempre più a mancare.
Mary Breth, questo il nome della supplente in causa, è stata beccata a mandare sms particolari ad uno studente della stessa scuola. La storia andava avanti già dal 2013, anno in cui il ragazzo aveva solo 14 anni. Oltre alle accuse per le foto, la donna potrebbe dunque essere accusata anche per pedofilia. La fotografia, inviata nel mese di Novembre, mostrerebbe la professoressa con solo l’intimo addosso, con una mano che le copriva il seno. Il reato è punibile con centoottanta anni di carcere, nonostante nell’accusa non vi siano elementi che possano evidenziare un abuso sessuale.
Tali episodi sono sempre più frequenti nelle scuole e, ahimè, ormai è d’obbligo farsene una ragione. I genitori vedono nella scuola un luogo di crescita personale e di profonda istituzione che, però, negli ultimi anni è da considerarsi un privilegio. E’ bene dunque rafforzare i controlli non solo negli asili, bensì anche negli istituti superiori per limitare i danni di tali soprusi.
Stefania Titone