Francia, lavoratrice disabile licenziata per un errore su uno scontrino

lavoratrice francese licenziataUn errore sullo scontrino le è costato il posto di lavoro. E’ la storia di Vanessa, una lavoratrice disabile, cassiera di un supermercato Carrefour di Mézières-sur-Seine, comune francese di 3.532 abitanti situato nel dipartimento degli Yvelines nella regione dell’Île-de-France; che ha perso il posto di lavoro per non aver effettuato la scansione di una confezione di birre e di due sacchetti di plastica nella sua cassa. La 37enne ha voluto mostrare pubblicamente la lettera che annuncia il suo licenziamento per gravi colpe, annunciando di essersi rivolta al tribunale di Mantes-la-Jolie per far valere i suoi diritti.

La vicenda risale al 22 dicembre 2015, quando la cassiera è stata colta in flagrante da una guardia di sicurezza che ha poi riferito ai suoi superiori di aver visto Vanessa non scansionare una confezione di birra Pelforth del valore di 5,02 euro e due sacchetti di plastica dell’importo unitario di 0,15 euro, come sottolineato nella missiva ricevuta dal suo superiore. Vanessa ha però replicato sottolineando di essere disabile e che dopo un’estenuante giornata di lavoro era esausta; dato che aveva di fronte a lei un cliente abituale si è intrattenuta nel parlare con lui dimenticandosi di eseguire la scansione sul lettore ottico.

Ha dunque riconosciuto la dimenticanza negando però qualsiasi frode; dal canto suo però il direttore del supermercato ha sottolineato che la donna ha mostrato comportamenti fraudolenti non conformi ai valori fondamentali dell’onestà e della probità e che le stesse azioni intraprese nel caso di frode accertata da parte dei clienti vanno messe in atto anche nei confronti dei dipendenti; è necessario cioè, ha spiegato il direttore, imporre lo stesso rigore che si pretende nei confronti dei clienti. L’avvocato difensore di Vanessa ha sottolineato che la lavoratrice era perfettamente consapevole di essere controllata dalle telecamere e sarebbe stato un suicidio commettere una frode, tanto più da parte di una donna che ha necessità del lavoro per poter vivere. L’avvocato ha anche aggiunto che il supermercato non ha avuto alcuna perdita finanziaria in quanto il cliente ha ripagato la merce.

Daniele Orlandi

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