Marchisio accusa la Rai, ma non è il primo: tutti i precedenti scivoloni

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Claudio Marchisio
in queste ultime ore è precipitato nell’occhio del ciclone: il centrocampista della Juventus, che ha seguito la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter da casa, si è scatenato contro l’unica telecronaca disponibile per la competizione italiana, cioè quella della Rai. La televisione pubblica italiana, infatti, da sempre detiene i diritti della coppa nazionale e risponde di numerose critiche, da diversi anni, sulla gestione delle partite e della messa in onda.

Scorrendo negli anni passati, ma nemmeno troppo, tutti ricordano di quando la Rai non mandò in onda, a causa di un’interruzione pubblicitaria, un gol di Antonio Cassano con la maglia della nazionale italiana, impegnata a Tallin contro l’Estonia. L’Italia vince e il gol arriva da un angolo di Andrea Pirlo, che viene prontamente raccolto dal numero 10 della squadra di Cesare Prandelli che spinge la palla in fondo alla rete: Bruno Gentile, che aveva autorizzato lo spot, inevitabilmente si ritrova in un vortice di accuse e di offese, e insieme con lui anche la Rai. Un altro caso, magari di minor risalto, lo ritroviamo nel 2014, a ridosso dall’inizio dei Mondiali in Brasile: su Rai Uno va in onda l’amichevole che l’Italia sta giocando a Volta Redonda (Rio de Janeiro) contro la Fluminense. Venti minuti di interruzione che poi fanno riprendere il segnale quando entrambe le squadre si trovano sull’1 a 1: il risultato è l’aver perso due gol e che la Rai, capitanata da Marco Marzocchi, ha dovuto assicurare che i problemi non erano dovuti in prima persona a problematiche dei canali italiani ma alla distribuzione locale.

Arriviamo quindi alla storia recente, all’accusa di Marchisio, che, a detta sua, si è lasciato sopraffare dalla concitazione del momento: «Telecronaca fatta da un non vedente» aveva scritto su Twitter il giocatore bianconero, commentando un intervento di Zaza. Immediata è stata la risposta di Carlo Paris, direttore di Rai Sport: «Per frasi molto meno offensive su Twitter io ho fermato dei miei colleghi, quello di Marchisio è proprio uno scivolone così come chiediamo ai nostri rispetto per le persone lo dobbiamo chiedere anche per i nostri professionisti. Mi dispiace anche perché è un giocatore della nazionale e ha scritto una cosa decisamente non bella anche nei confronti dei non vedenti. Tutta la nostra stima per Cerqueti». Poi le scuse del giocatore sembra abbiano appianato la polemica, ma intanto la Rai continua a ricevere attestati di poca stima per le sue trasmissioni sportive.

Mario Petillo