Sul caso Regeni, i rapporti diplomatici e commerciali tra Egitto ed Italia rischiano di subire una brutta battuta d’arresto.
E’ quanto s’apprende in queste ore dopo l’ennesimo cambio di registro da parte delle autorità egiziane. Già nei primi giorni di febbraio l’Eni, che ha un ruolo tutt’altro che secondario nella partita di interessi che il nostro paese ha nei confronti dell’Egitto, aveva chiesto al governo del Cairo delle risposte credibili. Così non è stato, evidentemente, ed oggi l’agenda di impegni economici viene “congelata” in attesa di capire come e quando Al Sisi ha intenzione di dipanare i misteri nei quali resta ancora avvolto l’omicidio del giovane ricercatore friulano. Ieri la famiglia del ragazzo, in conferenza stampa, non ha esitato a definire i metodi di tortura ricevuti da Giulio degni “del regime nazifascista”, e in più parti dell’Europa questa vicenda ha suscitato perplessità in merito alle garanzie di sicurezza che il regime egiziano è in grado di garantire ai suoi partner internazionali.
Il presidente della commissione Bilancio alla Camera, Francesco Boccia, del Partito Democratico, così si è espresso ieri in merito a ciò che sta accadendo: “E a questo punto non possiamo più permettere errori: l’Egitto deve chiedere scusa. Non c’è accordo commerciale che tenga davanti a una situazione del genere”.
La strada che si profila è quella di una chiamata per “consultazioni” dell’ambasciatore italiano al Cairo, anche se negli ambienti istituzionale l’idea di non avere sul campo un uomo di riferimento in questo momento di indagini appare poco auspicabile. Molto più concreta, invece, pare essere l’ipotesi di un inserimento, da parte della Farnesina, dell’Egitto in una sorta di “black list” nella quale figurano quei paesi che non garantiscono “tutte le condizioni di sicurezza per i viaggiatori”. In soldoni, questo significherebbe un crollo verticale delle prenotazioni per mete come Sharm el Sheik, Hurgada e Marsa Alam già, di fatto, al collasso dopo la contrazione di arrivi rispetto a quelli del 2014.
Giuseppe Caretta