
Si intitola “Scarlett”, dal nome della bambina protagonista; dura solamente tre minuti ma non riuscirete ad arrivare all’ultimo spezzone con gli occhi asciutti. Perché il cortometraggio animato in 3D realizzato a The Studio e promosso dalla fondazione Scarlett Contra El Cancer è un vero proprio inno alla forza di volontà, di continuare a combattere e trovare la forza di tirare avanti. Anche quando gli ostacoli che ci si parano davanti sono grandi e terribili come può esserlo il cancro e ad affrontarli è solamente una bimba.
“Scarlett”, il cortometaggio della speranza
All’inizio del cartone la piccola Scarlett, la bambina protagonista, sta faticosamente uscendo da una terribile esperienza; l’amputazione di una gamba in seguito a inutili cicli di chemioterapia per sconfiggere il tumore da cui è afflitta. Costretta a indossare una protesi che le permette di camminare, la bimba si sente a disagio, diversa dai suoi coetanei e si isola nella sua tristezza.
Ma è la vista di un’altra bambina in costume da pattinatrice sul ghiaccio a ridare a Scarlett la speranza e la voglia di vivere. I primi tentativi sono disastrosi, e aumentano il suo sconforto; ma con il sostegno della famiglia Scarlett si convince gradualmente a credere in quel sogno e decide di non arrendersi, di lottare con tutte le sue forze fino a quando anche lei potrà ottenere l’ambito traguardo; danzare leggera su una pista di pattinaggio.
La luce della speranza nel cuore di Scarlett, che minacciava di soccombere al buio abisso della disperazione, finalmente si accende in tutta la sua brillantezza e la piccola riesce a coronare il suo sogno. Gli ultimi fotogrammi ce la mostrano imbattersi per caso in un altro bambino malato, che tende a isolarsi proprio come Scarlett all’inizio del film. Ma al contrario dei suoi coetenei, ciechi al suo tormento interiore, la piccola Scarlett riconosce la tristezza negli occhi del bambino e gli siede accanto, posandogli una mano sulla spalla e riuscendo, così, a strappargli finalmente un sorriso.
Scarlett Contra El Cancer, una storia vera di lacrime e coraggio
Il cortometraggio è ispirato alla vicenda realmente accaduta a Scarlett Aida Rivera Osejo, una bimba latinoamericana di Miami a cui viene diagnosticata, all’età di tre anni, una rara forma di cancro; il Sarcoma di Ewing, neoplasia ossea che colpisce principalmente neonati, bambini e adolescenti. Dopo quattordici cicli di chemioterapia affrontati coraggiosamente dalla piccola Scarlett, il verdetto dei medici; amputarle la gamba destra è l’unica speranza per salvarle la vita.
I genitori e la bambina hanno affrontato questa terribile prova senza scoraggiarsi, e oggi Scarlett continua a lottare contro la malattia con il sorriso e la volontà di vivere che non l’hanno abbandonata mai, nemmeno nei drammatici giorni della chemio e dell’intervento chirurgico alla gamba. Da allora, Scarlett ha già cambiato due protesi e anche se incontra ancora difficoltà a camminare, la sua fisioterapista ha annunciato che la bimba continua a fare progressi.
Ma Scarlett è diventata anche un simbolo per altri bambini nelle sue condizioni; in seguito alla terribile esperienza vissuta, infatti, i genitori della piccola hanno fondato l’Associazione Scarlett Contra El Cancer che si propone di sostenere le famiglie dei piccoli pazienti afflitti dalla malattia, sopratutto nell’America Latina, e diffondere sempre più la conoscenza del Sarcoma di Elwig e le sue complicazioni, sostenendo nel contempo la ricerca medica.
Un’iniziativa che sta rapidamente conquistando il mondo e che, c’è da augurarsi, possa andare lontano affinché sempre più bambini ritrovino il sorriso e siano sempre meno quelli costretti a fare i conti con la drammatica realtà della malattia.
Cristina Pezzica