Oggi, Domenica 3 Aprile 2016, la Chiesa Cattolica celebra la Domenica in Albis o domenica della Divina Misericordia che, nell’anno liturgico, indica la seconda domenica di Pasqua o domenica dell’ottava di Pasqua.
L’espressione “In albis” (vestibus) designava, ai primordi della Chiesa, la tunica bianca che i battezzandi indossavano durante la notte di Pasqua allorché veniva loro amministrato il battesimo.
La veste bianca veniva portata per tutta la settimana successiva, fino alla prima domenica dopo Pasqua, detta Domenica in albis depositis o deponendis (domenica in cui si depongono le vesti bianche).
Nel 2000 questa celebrazione assunse, per volere di Giovanni Paolo II, la denominazione di Domenica della Divina Misericordia in virtù del messaggio che Gesù trasmise, in una visione, a suor Faustina Kowalska a Płock nel 1931: «Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia»; così disse il Figlio di Dio alla mistica polacca.
In questa circostanza viene concessa l’indulgenza plenaria o parziale ai fedeli.
«Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e di rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla confessione ed alla Santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine» (Dal diario di Santa Faustina).
Michela De Minico