Lutto nel mondo della vela; durante la regata “Clipper round the world yacht race” è morta in mare la velista Sarah Young, 40 anni, londinese, che era a bordo dell’Ichorcoal quando è stata letteralmente trascnata via da un’onda anomala. Nonostante gli immediati soccorsi, il corpo della donna è stato recuperato solo un’ora e mezza dopo, quando ormai per Sarah non c’era più nulla da fare. E’ Repubblica ad annunciare la notizia della tragica scomparsa.
Trascinata via dalla sua barca, l’Ichorcoal
Seocondo le prime ricostruzioni della dinamica dell’incidente, Sarah Young è stata trascinata via da un’onda abbattutasi conf orza sul ponte della barca, dove la donna si trovava per alcune operazioni di routine dopo aver ridotto la randa. Sarebbe caduta di schiena, anche se al momento le cause del decesso non sono ancora state rese note alla stampa. Sarah Young era una sportiva esperta e maratoneta professionista; aveva partecipato anche a numerose escursioni sulle montagne del Nepal.
Immediati i soccorsi, che però sono stati notevolmente ostacolati da forti raffiche di vento contrario e onde particolarmente alte. Quando infine l’equipaggio ha recuperato il corpo di Sarah Young, la donna era già morta, stando a quanto afferma lo skipper dell’Ichorcoal, Darren Ladd. A nulla sono valsi i numerosi tentativi di rianimarla La Young non era ancorata alla barca con una cima ed è stata travolta e spazzata via da onde forti fino a 40 nodi.
Fra i moltissimi messaggi di cordoglio e stupore per la morte della sportiva il primo giunge proprio dall’organizzatore della regata, sir Robin Knox-Johnston, che si detto affranto per quanto accaduto a Sarah Young. “La sicurezza dei nostri equipaggi”, ha aggiunto , “è sempre stata a continua a essere una priorità imprescindibile per noi. Cercheremo immediatamente di far luce sulle dinamiche dell’incidente, in piena collaborazione con le autorità preposte alle indagini.”
E’ il secondo decesso sull’Ichorcoal
La tragica scomparsa di Sarah Young non è però l’unico incidente avvenuto a bordo dell’Ichorcoal dall’inizio della regata, partita da Londra il 30 Agosto 2015 e articolata in 14 tappe.
Infatti a Settembre era toccato a Andrew Ashtman perdere la vita; Ashtman, infermiere inglese di49 anni, stava piegando una vela a tarda notte quando è stato colpito da una scotta e ha perduto i sensi. L’uomo è entrato in coma, e nonostante l’equipaggio abbia tentato di rianimarlo, è morto senza mai riprendere conoscenza.
La morte di Ashton e quella della Young sono i primi incidenti mortali a capitare nel corso della Clipper, fin dalla prima regata nel 1996. E il fatto che siano avvenute entrambe sulla stessa barca, l’Ichorcoal, sarà al centro delle indagini delle autorità e degli inquirenti, decisi a fare chiarezza su entrambi gli incidenti.
Cristina Pezzica
