In seguito al summit contro il terrorismo nucleare globale, tenutosi a Washington DC la scorsa notte, diverse teorie sulle prossime attività terroristiche legate allo stato islamico sono venute fuori. Quella più preoccupante è stata prospettata dal premier inglese David Cameron, che ha prospettato uno scenario bellico basato sull’utilizzo di droni per colpire obbiettivi sensibili con delle bombe sporche. In questo scenario apocalittico si conteggiano numerose vittime civili( alcune centinaia) e sobborghi devastati dagli attacchi, a queste offensive, il Primo Ministro britannico, ha affiancato la possibilità di altri attacchi basati sull’utilizzo di ordigni radioattivi( bombe nucleari) che secondo lui vanno considerati allo stesso modo possibili.
La preoccupazione di un possibile attacco nucleare è sorta all’indomani dell’attentato di Bruxelles, quando, i servizi segreti hanno svelato che due degli attentatori avevano raccolto delle informazioni sulle centrali nucleari. D’altronde lo stesso Cameron ha detto che la strategia del terrore attuata dallo stato islamico ha nel deterrente nucleare il suo massimo sviluppo e che per questo le due cose sono complementari. Al fine di prevenire quest’eventualità sono state disposte alcune esercitazioni tese alla difesa degli impianti di energia nucleare e molti altri incontri tra i capi di stato si terranno nei prossimi mesi per concordare la strategia da utilizzare per massimizzare la sicurezza dei paesi occidentali. Le truppe speciali britanniche, inoltre, effettueranno delle esercitazioni di disarmo delle testate nucleari nel caso in cui la semplice sorveglianza non andasse a buon fine o i terroristi riuscissero a mettere le mani su delle testate nucleari tramite il mercato nero. Così come le truppe britanniche anche gli eserciti ed i servizi segreti degli altri paesi occidentali si stanno preparando ad ulteriori offensive contro i paesi occidentali, anche per scongiurare il clima di terrore che si era sviluppato durante la guerra fredda.
Fabio Scapellato