Il mondo di Internet ha reso lo spettro delle perversioni umane più visibile ed accessibile, nonostante la costante lotta delle forze dell’ordine per prevenire e catturare quei soggetti che si macchiano di violenza sessuale su minori, il fenomeno non cessa di esistere ed forse anche in aumento. Per questo motivo in Inghilterra è stato fondato un movimento di giustizia “privata”( Dark Justice) per dare la caccia a questi soggetti: i video di questi soggetti vengono poi messi su internet e fatti girare, questo gruppo oltre a creare informazione collabora con la polizia e cattura il momento degli arresti. Un video amatoriale ripreso da questi cacciatori di pedofili ci mostra come un 45 enne al Centro di Newcastle, venga colto da un infarto quando si accorge che invece della 14 enne che credeva d’incontrare trova i componenti di Dark Justice.
L’uomo, David Hanson, doveva incontrare questa fittizia adolescente all’ingresso di un centro commerciale ma quando si è accorto che al suo posto si trovavano i vigilantes è caduto a terra in uno stato di shock. Nei giorni precedenti all’incontro l’uomo si era scambiato messaggi con la finta ragazza su Whatsapp, la conversazione contiene oltre 750 messaggi espliciti dove l’uomo fa capire le sue intenzioni alla giovane. Così il giorno dell’incontro la forza di vigilanza lo attendeva con la telecamera per chiedergli spiegazioni sul suo comportamento, ma l’uomo, appena ha capito in che situazione si trovava, è collassato per terra in stato di shock ed ha cominciato a negare che il suo intento fosse di fare sesso con l’adolescente prima che i poliziotti arrivassero per arrestarlo.
Hanson è stato ascoltato oggi dalla corte di giustizia di Newcastle, durante il processo è stato rivelato che l’uomo era fornito di profilattici e di spazzolino per passare la notte a casa della ragazza durante il fine settimana in cui i genitori di lei partivano per le vacanze. Dai messaggi della chat risulta chiaro che l’uomo era a conoscenza dell’età della ragazza e che volesse abusarne una volta conosciuta meglio. Dopo il processo l’uomo è stato condannato a tre anni di servizi sociali in una comunità di recupero ed è stato aggiunto alla lista di prevenzione violenza sessuale.
Fabio Scapellato