Oggi è arrivata la conferma della squalifica di 4 giornate per Gonzalo Higuain, l’attaccante del Napoli sarà dunque costretto a saltare gli scontri diretti contro la Roma e L’Inter e per il Napoli si preannuncia la definitiva rinuncia ai sogni di titolo. La decisione della squalifica è stata presa dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel (lo stesso che aveva comminato la squalifica soft per l’allenatore del Napoli, Sarri, dopo la querelle contro Mancini in Coppa Italia), il quale ha motivato la scelta in questo modo: una giornata è dovuta all’espulsione per somma di cartellini, mentre le altre tre sono dovute al comportamento che l’argentino ha tenuto dopo l’espulsione nei confronti dell’arbitro e dei suoi assistenti.
La sentenza del giudice sportivo ovviamente ha causato la violenta reazione della società partenopea che giudica eccessiva la decisione di Tosel, sopratutto se rapportata alla decisione presa per Bonucci per il testa a testa con Rizzoli durante il derby contro il Torino o nella stessa partita le imprecazioni di Zaza contro il direttore di gara. Il giudice sportivo Tosel giustifica la sua decisione dicendo che un calciatore non si può permettere un atteggiamento plateale ed intimidatorio come quello che ha tenuto il Pipita domenica scorsa, ed ha aggiunto che la squalifica sarebbe stata più pesante se il giudice di gara non avesse aggiunto “lieve” alla pressione che l’argentino ha applicato al suo petto. Inoltre, alla diffida sportiva, è stata aggiunta anche una pena pecuniaria di 20.000 euro per comportamento anti sportivo.
Sembra, dunque, che non ci siano delle motivazioni che possono indurre il giudice, anche in appello, a ridurre la pena del capocannoniere del campionato. Infine, oltre all’attaccante azzurro, è stato squalificato il tecnico Sarri che si è macchiato di accuse ingiuriose nei confronti dell’operato dell’arbitro ed anche altri due calciatori azzurri Koulibaly e Mertens( ammoniti durante la partita con l’Udinese) per diffida.
Fabio Scapellato