Corruzione, Cantone accusa: “Sanità scorribanda delinquenti di ogni risma”

E’ un atto d’accusa a tutto campo, quello che presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, 41-corsia-ospedaleha mosso alla Sanità italiana intervenendo alla presentazione del Rapporto di Trasparency Italia, Censis e Ispe-Sanità. L’occasione era la prima giornata nazionale contro la corruzione in sanità.

Prima di tutto la visione globale del fenomeno. Cantone ha esplicitato il dato oggettivo in questi termini: “La sanità, per l’enorme giro di affari che ha intorno e per il fatto che anche in tempi di crisi è un settore che non può essere sottovalutato, è il terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma”. Come a dire che, per chi fosse interessato, la sanità è un rendimento sicuro in qualunque stagione.

Poi passa al dettaglio: “La corruzione – continua – si è trasformata e la mazzetta tradizionale è rimasta un ricordo. Nel nostro piano anticorruzione abbiamo indicato come una delle maggiori criticità le liste d’attesa.”

Cartone poi se la prende con le imprese farmaceutiche, e con la gestione delle camere mortuarie.

“Nel 37% delle aziende sanitarie italiane si sono verificati episodi di corruzione negli ultimi cinque anni – ha detto ancora- e in circa un terzo dei casi non sono stati affrontati in maniera appropriata.”

“Abbiamo provato a mettere in campo strumenti nuovi col ministero della Salute, provando ad individuare gli snodi problematici e gli strumenti su cui intervenite. Le liste di attesa dono fra questi snodi, anche le imprese farmaceutiche , così come la gestione delle sale mortuarie”. Ecco i tre nodi secondo Raffaele Cantone, che conclude: “Dobbiamo fare squadra e capire che queste battaglie non sono nostre ma di tutti. La corruzione non si vince solo con gli arresti, ma con una rivoluzione culturale.”

Giuseppe Caretta