Nella corsa verso la nomination dei due candidati che si contenderanno la Casa Bianca ormai si usano tutti i mezzi a disposizione. Favoriti dall’esito di questi primi step elettorali, Trump e la Clinton devono però ancora arrivare a conquistare il numero di delegati necessari per avere la nomination automatica. Ed è qui che si inseriscono Bernie Sanders e Ted Cruz. Ringalluzziti dalla vittoria nelle primarie di ieri nel Wisconsin, i due “antagonisti “ sperano adesso di riuscire ad intaccare, da qui a luglio, il percorso che dovrebbe fare del magnate newyorkese e della ex first-lady i vincitori scontati di queste primarie dal sapore terribile.
Cruz, vincendo ieri, ha dimostrato di poter andare oltre al proprio elettorato evangelico di base, anche se per riuscire a conquistare la nomination automatica, il senatore texano dovrebbe riuscire ad accaparrarsi l’80% dei delegati ancora in palio. Impossibile, ovviamente, ma quella della “brokered Convention”, ossia di un congresso spaccato chiamato a decidere fra due candidati, è un’ipotesi molto più concreta.
Sanders, di contro, vincendo ieri ha dimostrato di poter ancora dire la sua li dove ci sono molti giovani e bianchi della classe media. Difficile mettere alle corde la Clinton, ma “Bernie” è convinto di poter ancora provare a battere la strada del fotofinish, e chissà che queste primarie così imprevedibili non ci regalino ancora un’altra sorpresa.
Giuseppe Caretta