E’ in corso di svolgimento, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, l’undicesima edizione del corso ‘Esorcismo e preghiera di liberazione’, organizzato dall’Istituto Sacerdos in collaborazione con il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa di Bologna (Gris) e l’Associazione Internazionale Esorcisti (Aie). Quello dell’esorcismo (pratica volta a combattere il Maligno, che può influire – inutile dirlo, negativamente – sulla vita delle persone) è un tema quantomai attuale.
Lo ha spiegato a ‘La Stampa’ Padre Pedro Barrajón, Direttore dell’Istituto Sacerdos: “Abitando in una società molto secolarizzata nella quale più che in passato vi è la tendenza ad aprire le porte all’occultismo e all’esoterismo, l’azione diabolica è favorita dalle pratiche magiche e dal ricorso agli indovini, che possono avere un influsso reale fino alla possessione”.
E’ quindi importante più che mai formare ed informare le persone e questo corso è stato pensato proprio in questo senso: aperto a sacerdoti e laici (operatori pastorali, psicologi, medici, insegnanti, giuristi) il corso vuole fare chiarezza su questo tema decisamente controverso.
Ma quando ci si può trovare dinnanzi ad una presenza malefica?
Lo spiega bene don Raul Salvucci (esorcista da oltre vent’anni), parlando di 12 sintomi (di cui ha scritto nel libro Indicazioni pastorali di un esorcista), di cui tre fondamentali (che devono presentarsi in combinazione, viceversa è possibile escludere l’influsso della presenza malefica):
1) l’attacco notturno contro il sonno. Può fare pensare a dei normali disturbi del sonno, ma hanno un effetto tale che “quando è ora di alzarsi per affrontare gli impegni della giornata, ci si sente più stanchi e sfiniti di quando si è andati a letto. Il sonno non solo non è stato riposante, ma ha creato un senso di sfinitezza generale su tutto il corpo, per cui non ci si vorrebbe alzare. Alzandosi, diventa difficilissimo affrontare e portare avanti i normali impegni che prima si facevano con una certa soddisfazione, poiché ora diventano una ininterrotta tortura”.
2) gravi disturbi allo stomaco. Tipo difficile digestione (“senso di pieno allo stomaco per cui si pensa di non dover mangiare, a volte anche difficoltà o ripugnanza a ingerire cibi (anoressia), dolori e pesantezza, conati di vomito ripetuti e anche violenti a seguito dei quali spesso non esce niente, se non un po’ di saliva, altre volte escono cose strane: questo è segno positivo di liberazione”), riflessi negativi sul funzionamento dell’intestino o un’ ondata di angoscia che parte dallo sterno e sale fino alla gola e alla testa.
Sono molti i pazienti che avvertono come i momenti dì pessimismo più nero, che generano attimi di supremo sconforto, abbiano origine Proprio da qualcosa che parte dallo stomaco e arriva alla testa per via ester
3) avversione al sacro. “Resta evidente che Satana farà del tutto perché la persona che vuoi colpire si allontani gradualmente da ogni pratica religiosa, sia individuale che collettiva”.