
Truffe di tutti i generi, sono uno dei principali argomenti delle notizie di cronaca. Ne inventano di tutti i tipi, dalle più semplici alle più elaborate e i truffatori pare che sappiano esattamente in cosa possono colpire la gente. I più furbi colpiscono e spariscono; quelli che si “attardano” o ci riprovano nell’identico modo fortunatamente prima o poi vengono scoperti. E’ il caso di Benjamin Rogovy, un imprenditore di Seattle, che tra il 2011 e il 2015 ha offerto un servizio indirizzato ai credenti di religione cristiana: preghiere a pagamento.
Ha creato il sito “ChristianPrayerCenter” e facendosi chiamare Pastore John Carlson proponeva preghiere recitate da preti e religiosi, a prezzi che variavano dai 9 ai 35 dollari. Ha aggiunto un profilo Linkedin e una pagina Facebook con la quale ha superato 1.200.000 fan. e visto che gli affari prosperavano ne ha creata anche una versione spagnola. Purtroppo la furbizia non paga sempre: il sito era, probabilmente in modo intenzionale, impreciso in modo da ricevere pagamenti in “abbonamento” da molti clienti e qualcuno insospettito ha scoperto la truffa: non esistevano religiosi coinvolti nelle preghiere ed ora deve restituire oltre 7 milioni e mezzo di dollari a chi ci ha creduto in buona fede.
Daniele Orlandi