Nella mattinata di oggi la corte di Los Angeles ha sentenziato in favore della causa automobilistica tedesca, Porche, nel processo intentato dalla moglie di Kodas( amico e vittima insieme a Paul Walker di un incidente stradale che il 13 novembre 2013 ha tolto loro la vita). La moglie di Kodas ha intentato causa contro la Porche, sostenendo che la causa della morte del marito e dell’attore protagonista di Fast and Furious era la mancanza di misure di sicurezza adeguate sul modello di Porche (Carrera Gt) che il marito stava guidando il giorno dell’incidente e che secondo l’accusa avrebbe salvato la vita ai due. Quello della vedova di Kodas è solo uno dei tre processi paralleli che i familiari delle vittime hanno intentato contro la casa automobilistica, due dei quali( sono stati avviati dalla figlia e dal padre di Paul Walker) sono ancora in corso.
La sentenza del giudice è stata motivata dall’insufficienza di prove portate al processo dalla donna, a quanto pare durante il processo Kistine Kodas non è riuscita a dimostrare l’assenza di dispositivi di sicurezza in grado di salvare la vita alle due vittime sulla macchina del marito. Questa decisione non inciderà sugli altri due processi sembra, infatti, che i capi d’accusa portati dal padre e dalla figlia di Walker sarebbero diversi: i motivi della querela dei famigliari dell’attore americano si basano sull’assenza ” Di sistemi di sicurezza montati su auto da corsa (della Porsche) o anche su modelli stradali a costo inferiore” tra i quali ci sarebbero i controllo di stabilità, i rinforzi laterali ed una via di fuga per la benzina in grado di evitare l’incendio dopo l’incidente. Dunque, nei capi d’accusa dei familiari di Walker manca la correlazione tra questi dispositivi mancanti e la causa della morte, proprio per questo il giudizio di oggi non è vincolante e su questa base i giudici potrebbero decidere in favore dei familiari della vittima.
Fabio Scapellato