Dopo le intercettazioni che hanno visto il ministro Federica Guidi annunciare in anteprima al proprio compagno il via libera a un emendamento a lui favorevole (emendamento poi difeso da Renzi), l’Italia è spaccata in due: a rilevarlo, l’organizzazione Demos, in un’inchiesta condotta per ‘La Repubblica’.
Se quasi tutti gli intervistati si sono mostrati favorevoli in relazione alle dimissioni date dal ministro, lo scenario cambia totalmente se si passa al giudizio in merito la possibilità che sia Renzi a dimettersi, considerata anche la pregressa vicenda che aveva coinvolto il ministro Boschi: per il 45% degli italiani, infatti, Renzi dovrebbe dimettersi a causa di questi reiterati casi di conflitto d’interessi, mentre il 49% ritiene che il governo debba comunque andare avanti.
Il caso Guidi ha intaccato l’immagine del Premier, che ha visto la propria popolarità scendere di due punti, ma Renzi rimane comunque il leader più apprezzato dagli italiani, davanti alla coppia destrorsa Meloni, Salvini e al grillino Di Maio.
E così, se l’ex Sindaco di Firenze riesce in qualche modo a mantenere la propria popolarità (si tratta comunque di un dato significativo, considerando che chi governa è sempre più portato a ricevere le critiche. Piove, governo ladro…), la situazione cambia sostanzialmente nel momento in cui si vanno ad analizzare le intenzioni di voto degli italiani: il Pd rimane il primo partito (lo voterebbe il 30,1% degli intervistati, con una flessione di circa due punto percentuali), ma il Movimento 5 Stelle (che sarebbe votato dal 27,3% degli intervistati) poi vincerebbe in un eventuale ballottaggio (la situazione è ribaltata rispetto a due mesi fa, com’è possibile notare dalle tabelle).
Riuscirebbero poi i grillini a ricoprire un ruolo di Governo e non d’opposizione?