Controversa proposta del partito cristiano-sociale bavarese della Csu. Stando alle parole del suo segretario generale, Andreas Scheuer, rilasciate in un’intervista alla Welt, per poter predicare l’islam in Germania dovrebbe essere necessario parlare in tedesco: “Il tedesco deve diventare la lingua delle moschee”, ha detto il leader del partito cattolico. “A tal proposito- ha aggiunto- abbiamo bisogno di una legge sull’Islam. Il finanziamento delle moschee o degli asili islamici dall’estero, ad esempio dalla Turchia o dall’Arabia saudita, deve essere interrotto. Tutti gli imam devono essere formati in Germania e condividere i nostri valori fondamentali”. A dare manforte all’esponente della Csu arriva anche la proposta del ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maiziere, di sanzionare i migranti che dimostrano di non impegnarsi abbastanza per integrarsi. “E’ un messaggio chiaro- ha ripreso Scheuer- chi non si integra non più restare qui. Dobbiamo smetterla col romanticismo dell’integrazione. Il multiculturalismo è fallito”.
La questione, comunque, resta di attualità immediata poiché in Germania vivono oltre 4 milioni di musulmani e gli imam che predicano nelle moschee sono spesse volte inviati proprio dalla Turchia, che li paga tramite il Consiglio turco per gli affari religiosi (il Diyanet). Più volte, nel Paese, tale metodo è stato oggetto di forti critiche, come in questo caso, poiché spesso gli imam non conoscono la lingua del posto, né alcunché della cultura o della società tedesca.
Giuseppe Caretta