“Ora l’Italia è il Paese più stabile d’Europa. Si è dimostrato che la democrazia vince e trionfa. È un passaggio importante per la politica che dimostra di essere seria. Meno politici meno soldi alle Regioni, più chiarezza nel rapporto tra Stato centrale e il territorio. Si tratta di un gigantesco passo in avanti per la credibilità delle istituzioni. È una questione di serietà”.
In questa maniera il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha celebrato l’approvazione del ddl Boschi sulla riforma costituzionale, passato con 367 voti a favore e 7 contrari (al voto non hanno partecipato le opposizioni: hanno lasciato l’aula Sinistra Italiana, Forza Italia, Lega Nord e Movimento Cinquestelle. Questi ultimi, complice la morte di Casaleggio, hanno rinunciato all’ostruzionismo).
Adesso, però, toccherà ai citaddini esprimersi in merito: ad ottobre, infatti, avverrà il referendum popolare per confermare eventualmente il ddl, giacché questo non è stato approvato dai due terzi della Camera. A stabilirlo, l’articolo 138 della costituzione (che dice: “Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. […] Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti”).
Insomma, toccherà adesso agli italiani stabilire se confermare il ddl Boschi o meno: una garanzia per la democrazia in Italia.
In tal senso, s’è espressa la presidente della Camera Boldrini: “Ora la parola passa ai cittadini che, con il referendum del prossimo autunno, esprimeranno la loro opinione sulla riforma della Costituzione. Il mio auspicio è che si sviluppi un confronto pacato, sul merito delle decisioni prese. Per questo ritengo che sarà più che mai necessaria un’informazione puntuale sul contenuto del referendum. Che ad esprimere il loro voto siano cittadini consapevoli è nell’interesse sia dei sostenitori che di chi si è opposto. Ma è soprattutto nell’interesse della democrazia italiana”.
In tal senso, cercheremo di informarvi al meglio in merito al ddl e ai contenuti del referendum, per arrivare ad ottobre con le idee chiare sulle varie opzioni di voto.