Capelli bianchi, quali sono le cause?

Capelli bianchi, quali sono le cause?
Capelli bianchi, quali sono le cause?

Per alcuni sono un dramma, per altri un semplice segno del tempo che passa, da sfoggiare senza particolari affanni. Che li si ami oppure li si odi, i capelli bianchi rivestono comunque un ruolo non trascurabile nella nostra concezione estetica moderna. La loro comparsa (che è definitiva anche canizie o incanutimento) è attribuita a un gran numero di cause; si va da chi li vorrebbe frutto di stress a chi invece dà la colpa a un’esposizione prolungata ai raggi del sole. Ma quali sono i veri motivi per cui i capelli perdono pigmentazione? Ne ha parlato il notiziario spagnolo El Pais in un recente articolo a firma di Rodney Sinclair, luminario di dermatologia dell’Ospedale Epworth presso l’Università di Melbourne, in Australia.

La comparsa dei capelli bianchi

“Di solito,” spiega il professor Sinclair nell’articolo di El Pais, i capelli bianchi compaiono dalla trentina in poi, inizialmente lungo l’arco delle tempie per estendersi, poi, al resto della capigliatura.” Grande incidenza avrebbero anche il sesso (gli uomini sono molto più soggetti a canizie rispetto alle donne) e l’etnia di appartenenza (infatti i capelli degli asiatici e degli africani ingrigiscono meno e più lentamente).

“La ricrescita dei capelli”, continua ancora il dermatologo, “è ciclica. Durante la fase anagen, i capelli crescono continuamente. (…) Questo processo può durare dai tre ai cinque anni, alla fine dei quali i capelli sono da trenta a sessanta centimetri più lunghi. (…) Al termine della fase anagen (…) il capello cessa di crescere e rimane della lunghezza raggiunta per circa tre mesi, in quella che è definita fase telogen. Verso la fine di quest’ultima, il capello cade e il follicolo pilifero rimane vuoto fino alla ricrescita successiva.”

Ma in questo ciclo di ricrescita dei capelli  sono coinvolti anche i pigmenti (melanociti) che di fatto determinano il colore dei nostri capelli; “quando la produzione dei pigmenti termina con una fase e non si riattiva in quella seguente”, ecco che i nuovi capelli ingrigiscono provocando le prime brizzolature e, in seguito, l’incanutimento.

Capelli bianchi, da cosa dipendono?

Ma quali sono le cause dell’esaurimento dei pigmenti colorati dei nostri capelli? Nel suo articolo il luminare continua spiegando che “non sussistono prove concrete di un collegamento fra la comparsa dei primi capelli bianchi e le abitudini di vita, il regime alimentare o i fattori di stress.” Al contrario di quanto vorrebbe un luogo comune che proprio nello stress e nelle ansietà aveva sempre indicato la causa scatenane della canizie.

In realtà il vero motivo per cui i capelli perdono colore sembra essere molto più prosaico, come rivela la ricerca del professor Sinclair; alla base del fenomeno ci sarebbe un processo cellulare che non dipende nemeno dall’età. Infatti i melanociti (i pigmenti che producono melanina e determinano il colore dei capelli) al termine di ogni ciclo di ricrescita si danneggiano e, in alcuni casi muoiono. “Quando le cellule staminali all’interno del follicolo si esauriscono, la produzione dei pigmenti cessa, e il capello diventa bianco.”

Un’ insorgenza precoce dei capelli bianchi può essere causata daalcune malattie del sistema autoimmunitario, come l’alopecia areata o la vitiligine“, in cui sono i pigmenti stessi a subire traumi, rimanendo danneggiati. Anche nelle sindromi di invecchiamento precoce, come la sindrome di Werner e la progeria di Hutchinson, la produzione di melanina nei capelli termina molto più velocemente del previsto, così come avviene in pazienti affetti da anemia perniciosa, sindrome di Down o da disturbi tiroidei.

E per combattere i capelli bianchi…

L’articolo di El Pais passa infine a un altro aspetto molto discusso, ossia se sia possibile e in che modo contrastare l’insorgere dei capelli bianchi.

La risposta del professor Sinclair a questa domanda è affermativa. “Per impedire ai capelli di ingrigire”, spiega lo studioso, “è necessario prolungare la vita dei melanociti – proteggendoli da eventuali lesioni  – o espandere la quantità di cellule staminali presenti nel follicolo, affinché continuino a produrre nuovi pigmenti colorati.”

“Un gruppo di ricercatori francesi ha identificato una nuova serie di agenti che proteggono i melanociti contenuti nel follicolo pilifero dai traumi e dai danni che essi subiscono al termine di ogni fase di ricrescita.  (…) Questi agenti imitano il comportamnto di un enzima antiossidante (…) che impedisce  ai melanociti di danneggiarsii”, con un conseguente miglioramento del metabolismo e della durata della vita dei melanociti stessi.

Questi nuovi agenti “verranno utilizzati per la formulazione di nuovi prodotti per la cura dei capelli, sotto forma di shampoo o siero da spruzzare. La loro funzione tuttavia non sarà quella di ridare colore ai capelli bianchi o riattivare le cellule morte che generano i pigmenti. Al contrario, serviranno a proteggere i melanociti” rallentando, così, l’ingrigimento e conservando molto più a lungo il colore dei nostri capelli.

Cristina Pezzica