Nemmeno nelle favole più belle o nei film per bambini meglio riusciti, gli scrittori e gli sceneggiatori sono stati in grado di immaginare un copione così ben scritto ed emozionante come quello che la vita calcistica di Francesco Totti è riuscito a scrivere nella giornata di oggi. Come nei classici per bambini il nostro protagonista è stato ostracizzato e bandito dal gruppo, tutti, a partire da chi si dichiarava un suo grande estimatore( sia Spalletti che Pallotta), gli avevano consigliato di lasciar perdere di assecondare la corrente, ma lui cocciuto, caparbio e sicuro di se aveva sempre lasciato intendere che credeva in un futuro diverso che era sicuro di essere ancora decisivo come quando era nel periodo migliore della sua carriera, nessuno a parte lui e qualche sporadico ammiratore ( ad esempio Roger Federer che nemmeno una settimana fa gli tributava il suo sostegno) sembrava credere alle sue parole e forse cominciava a dubitarne pure lui.
Oggi, però , la sua Roma, l’amore di tutta una vita, si vede rimontare una partita in maniera incredibile dall’Atalanta che ribalta il risultato dal 2-0 al 2-3, il suo allenatore, quello Spalletti che lo aveva spodestato nello spogliatoio della Roma, lo chiama in campo e si affida al suo estro per uscire da una situazione che ha dell’incredibile, Francesco capisce che è il suo momento ed entra in campo carico, la sua squadra era allo sbando ma la sua classe cristallina ha ridato vigore e geometrie alla manovra offensiva, Dzeko sbaglia di tutto ma alla prima occasione è proprio Totti che regala il pareggio ai suoi trovando l’angolino dal limite, salvando, così, il risultato. Chissà se adesso, a Roma, saranno disposti ad offrirgli un ulteriore anno d’ingaggio o se saremo costretti a vederlo emigrare per continuare a godere della sua immensa classe.
Fabio Scapellato