La nuova incarnazione de” Il libro della giungla“, ha fatto il suo esordio nelle sale italiane durante lo scorso weekend, il nuovo film Disney s’iscrive in quel filone nostalgico che in questi anni ha riportato nelle sale i classici della multinazionale americana in versione live action piuttosto che animata. Questa nuova tendenza si è dimostrata, negli anni, una vera e propria fonte inesauribile di guadagni per il colosso americano, così, dopo “Alice nel Paese delle meraviglie“, “Biancaneve” ( di cui proprio la settimana precedente è arrivato nelle sale il secondo capitolo della trilogia”Il Cacciatore e la regina di ghiaccio”) e “La Bella e la Bestia”, è toccato a Mowgli reincarnarsi e toccare ancora una volta le corde della nostalgia di quei bambini ormai cresciuti ma che sopiti dentro degli involucri adulti si risvegliano volentieri per rivivere le emozioni di un tempo.
Ebbene sono bastati solo tre giorni al film Disney per balzare in testa alla classifica del box office, nello scorso fine settimana, l’ultima fatica di Jon Favreau ha guadagnato la bellezza di 3.000.000 di euro registrando un guadagno medio per sala di 4.100 euro in oltre 700 sale diverse. Il film ha preceduto sul podio degli incassi, l’ultimo film con Robert De Niro, la commedia “ Nonno scatenato“, ed ha scalzato dal primo posto proprio ” Il Cacciatore e la regina di ghiaccio“ ( l’altro film Disney al momento in programmazione nelle sale italiane). Il successo al botteghino è stato avallato da un successo di critica, il film, in generale, ha preso dei voti piuttosto meritevoli ed è assolutamente consigliato a tutti: a quanto pare, il regista è riuscito a ricreare alla perfezione la magia del classico Disney, Favreau, infatti, ha incentrato il racconto sul rapporto di amore sincero tra il piccolo Mowgli e la madre adottiva( la lupa Raksha) e sull’amicizia fedele tra lui, Baghera( una pantera nera) e Baloo( un orso), due elementi, questi, che raccontano una storia d’integrazione e di uguaglianza nella diversità che viene minacciata soltanto dall’intromissione di un elemento esterno( una ferocissima tigre del Bengala) incapace di capire l’atmosfera di serenità che questo gruppo anomalo è riuscito a creare. Una fiaba profonda e contemporanea al tempo stesso che merita, se ancora non lo avete fatto, una chance di essere vista.
Fabio Scapellato