Il futuro di Oscar Pistorius sarà deciso a metà giugno, questa la decisione del giudice durante l’udienza che si è svolta oggi proprio per decidere la data finale del processo che vede implicato l’ex atleta per l’uccisione della sua compagna( Reeva Steenkamp) avvenuta lo scorso 14 febbraio 2013. Pistorius rischia una condanna di circa quindici anni per aver sparato alla ragazza, l’accusa è quella di omicidio volontario e preterintenzionale, dopo che l’appello chiesto dai suoi legali è stato rigettato dai giudici sudafricani( i legali di Pistorius avevano chiesto l’inammissibilità di un nuovo processo dato che il loro assistito era stato già giudicato per lo stesso avvenimento), dunque, oggi si è dovuto presentare davanti alla corte per conoscere la data della sentenza definitiva per l’omicidio commesso.
A sostegno di Pistorius si è presentata in tribunale la sorella, che anche in questo caso ha tenuto a precisare come il fratello abbia subito un trattamento ingiusto e come i suoi diritti umani siano stati calpestati in nome di una giustizia sommaria, di questo avviso anche alcuni fan dell’ex corridore che hanno voluto manifestare il loro sostegno esponendo alcuni cartelli fuori dall’aula dove si svolgeva l’udienza: in questi cartelli si leggevano dei messaggi che più o meno affermavano: “Oscar ha agito per paura“, ” Oscar è stato vittima di abusi di fronte al mondo” e ” Casi simili sono stati giudicati diversamente“.
L’atleta paralimpico è stato giudicato colpevole di omicidio colposo in primo grado e di conseguenza incarcerato, adesso, però, si trova fuori di galera in stato di libertà condizionata almeno fino al giudizio definitivo che verrà espresso tra il 13 ed 17 giugno. Questa nuova sentenza è stata resa necessaria dal nuovo capo d’accusa presentato dalla corte suprema , infatti, Pistorius era stato condannato precedentemente per omicidio colposo, mentre adesso verrà processato per omicidio intenzionale: la corte suprema sudafricana ha deciso di cambiare l’accusa perché ha ritenuto inadeguato il giudizio espresso precedentemente.
Fabio Scapellato