Pensioni, apertura di Padoan sulla flessibilità

Il tema delle pensioni necessita di nuovi spunti per essere affrontato in maniera equa e senza creare il rischio di “generazioni perdute”. Padoan sta pensando di aprire sul tema della flessibilità in uscita, sulla base del presupposto che “il sistema pensionistico è uno dei pilastri del sistema italiano”.
Ma questo non esclude, per Padoan, che esiste una possibilità di riflessione per migliorare il sistema pensionistico, e agevolazioni sia per chi sta uscendo dal mondo del lavoro sia per chi si appresti ad entrarvi.

Il Presidente dell’INPS Boeri, interrogato sul tema delle pensioni, sostiene che la flessibilità serva “ora” e non fra cinque anni. Una delle misure prese ultimamente è una prima dimostrazione di come sia possibile sperimentare forme di flessibilità in uscita come il part-time per i lavoratori prossimi al ritiro, che per ora, però, raggiungerà soltanto 30mila lavoratori nell’arco di tre anni.

Boeri ha sottolineato nei giorni scorsi il timore che la disoccupazione possa aver influito sulla generazione del 1980, facendo sì che essi vadano in pensione ben cinque anni più tardi. Insomma, il sistema pensionistico ha bisogno di nuove misure che lo rendano più elastico, compatibile anche con la situazione di crisi degli ultimi anni.

Nel frattempo è partita l’operazione delle Buste Arancioni, documenti che contengono la posizione lavorativa dei cittadini, che verranno recapitate dall’INPS ai lavoratori affinché essi possano prendere cognizione dei dati dell’Istituto di Previdenza ed eventualmente richiedere correzioni in merito.